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Consigli da musicisti esperti! (Parte 3)

Un proverbio spagnolo dice: "I diamanti hanno un prezzo, i consigli no". Considera quindi i seguenti consigli, fatti da alcune delle eccellenze della musica, come un inestimabile regalo. Eh sì, siamo così, veri signori!

Jimmy Page (chitarrista dei )

Supera i limiti
« Cerca sempre di superare i limiti del tuo strumento. Non si può mai sapere quello che potremmo scoprire. È il genere di cose che capisci mentre lo scopri. E' questo il bello. La chitarra è uno strumento magico. Alcuni sono riusciti a sviluppare delle tecniche incredibili, che vanno oltre il quadro originale dell'uso della chitarra, come Stanley Jordan, il cui stile è totalmente all'avanguardia. E' riuscito a sviluppaare delle tecniche come l'hammer, il double-tapping e cose dei questo tipo, con un tocco molto delicato, sensibile, come
Jeff Beck. »

John Frusciante (ex chitarrista dei Red Hot Chili Peppers)

Lavora sulle strutture del suono
« Non importa quello che sto suonando, che si tratti di fare scena con qualcosa di super rapido o di un assolo melodico suonato su un giro di accordi, faccio tutto pensando al suono che uscirà dalla chitarra. Se qualcosa deve essere espressivo, è il suono e le strutture che crei. E' l'errore che ho commesso da adolescente: cercare di imitare l'esempio dei chitarristi famosi. E' una cosa ridicola perché questo approccio non rientra nel campo della musica ma del teatro. Si deve cercare di capire gli accordi, avere più libertà nel loro successione e non limitarsi a concatenare un accordo minore con uno maggiore, cambiare l'accordatura della chitarra, vedere se è possibile integrare accordi di settima o nona... Ho iniziato a utilizzare accordi armonicamente più ricchi, da cui è possibile sentire sette note quando invece ne hai suonate solo sei, o creare delle armonie che fanno apparire nuove note. »

Tom Morello (chitarrista dei Prophets of Rage e ex-Rage Against the Machine e Audioslave)

Evita la gara del meteriale all'ultimo grido
« La mia attrezzatura è di gamma un pò bassa. Non la cambio da molti anni. Perché la mia filosofia è che, più qualcosa ci limita, più dobbiamo sforzarci di essere creativi, invece di comprare il nuovo effetto alla moda. Esaurirò il potenziale delle mie attrezzature solo quando avrò esaurito la mia immaginazione. Stessa cosa con la mia Whammy: per uno come me che non è un esperto in tecnologia - non ne sono così appassionato da capire come funziona- una pedale come quello, è un sogno. Soprattutto perchè quando ho iniziato ad usarlo con i Rage Against the Machine, mi ha permesso di includere le mie infuenze hip-hop. Ho potuto ricreare dei suoni scratch molto facilmente. Tutto accadeva tra le mie dita, il pedale e la mia immaginazione. »

Steve (tastierista dei Shaka Ponk)

Ignora le critiche
« L'adesione popolare è sempre stata causa di malcontento per le anime torturate no? Una volta, ci siamo imbattuti in un post sul web, che in pratica diceva qualcosa come: Che vadano all'inferno, che siano maledetti.. Quando ricevi questo genere di commento sui social, secondo me, è un segno che sei entrato nella tavola dei grandi.. All'improvviso, mi immagino che non ci vorrà molto per andare a cena con Ozzy Osbourne ! »

Billy Corgan cantate e chitarrista degli Smashing Pumpkins)

Inventa il tuo proprio linguaggio
« Se non inventi delle nuove strade, ti ritroverai a suonare sempre le stesse cose, non ti evolvi Tony Iommi, Jimi Hendrix,hanno inventato dei nuovi linguaggi musicali e tutti li hanno imitati. Quindi invento un nuovo linguaggio. Adesso, quando suono dei riff o degli assoli, lo faccio in maniera diversa, uso il mio linguaggio. Ho dovuto reinventarmi perché quello che ho creato negli Smashing Pumpkins è stato imitato ovunque. »

Thomas Dutronc cantante e chitarrista solista)

Canta e suona contemporaneamente
«Il mio primo insegnante di chitarra, si chiamava Jean-Pierre Poirier. Volevo fare blues, suonare Stevie Ray Vaughan e Jimi Hendrix. Lui adorava John Scofield, Mike Stern, roba cosi. Io non li conoscevo per niente, e ad un primo ascolto l'ho trovato molto strano. Ma con il passare delle lezioni, essendo anche appassionato diarmonie e di jazz, mi ha aperto la mente ad altri tipi di musica, come Django Reinhardt. Gli sarò sempre grato. Ma quello che mi è piaciuto immediatamente, è il suo concetto di armonie, di gradi.. A me che piaceva la scienza, all'inizio, mi aveva davvero interessato questa storia di gradi, di modi per vedere che in " So What" di George Benson, per esempio, suona un Re minore 7, ma nella scala di Do maggiore. Questo lo trovo molto interessante. Poi, il consiglio che posso dare è.. Guarda, per esempio Benson, ha fatto un video geniale, un DVD pedagogico, in cui dice tutto quello che c'è da sapere, che ci si deve muovere, lasciarsi andare, prendere spunto da qualsiasi piccola cosa, allenare l'orecchio, ma soprattutto cantare i pezzi. Ci sforziamo di tenerela testa bassa, mentre penso che se cantiamo e proviamo a riprodure quei suoni sulla chitarra, può davvero aiutare.»

Vuoi ancora più consigli da musicisti esperti?

Parte 1 e Parte 2 !


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