Rap strumentale: ritmi che viaggiano attraverso i secoli

Perché non iniziare con un piccolo richiamo? Come gli intenditori sanno, i primi brani rap (acronimo di ritmo e poesia) sono apparsi all'inizio degli anni ‘70 nei ghetti americani. Questo movimento è stato piuttosto marginale fino al suo decollo negli anni ‘80, al ritmo degli MC (per Masters of Ceremony), ossia conduttori di spettacoli chiamati per creare l'atmosfera e annunciare l'arrivo degli artisti. Alcuni grandi nomi lo incorporarono anche nel loro pseudonimo, come MC Hammer o Young MC.

Gli ingredienti di un buon rap strumentale

I puristi affermano che un buon rap strumentale vecchio stile è caratterizzato da un'alternanza tra grancassa e tamburo rullante. Questa struttura ritmica trae origine direttamente dalla musica popolare afroamericana: blues, gospel, jazz, funk, ecc. Negli anni ‘70, il funk è diventato la fonte principale di ispirazione, ma il genere ha saputo reinventarsi nel corso degli anni utilizzando codici della musica disco, R&B e persino elettronica.
Con l’avvento del beatbox, i musicisti rap hanno aggiunto una nuova dimensione al loro suono, fino all’introduzione del campionatore: un piccolo dispositivo in grado di registrare e memorizzare in formato digitale qualsiasi suono proveniente da un altro dispositivo, ad esempio: un giradischi - e alla fine ogni cosa ha un senso, non è vero?
Un buon rap strumentale è una specie di melting pot, che nasce dall’idea che tutti i suoni (strumentali, umani o elettronici) possono essere associati per creare IL beat perfetto, quello che valorizzerà al meglio il ritmo. Per quanto riguarda il flow, inutile aprire un dibattito, ognuno ha le proprie preferenze!
Questi beat indimenticabili, rap strumentali che fanno bene alle orecchie

"The Message" di Grandmaster Flash and the Furious Five

"The Message" è senza dubbio una delle canzoni più importanti della cultura rap. Uscita nel 1982, non ha preso nemmeno una piega, tutti si ricordano l’incredibile ritornello: “Don’t push me ‘cuz I’m close to the edge [...]”.
Una canzone sulla vita estenuante e stressante nel ghetto, che è stata fonte di ispirazione per le successive generazioni di artisti dando ogni volta un risultato perfetto, come se i Grandmaster Flash & The Furious Five avessero inventato il rap strumentale per eccellenza. Basta pensare a Ice Cube con "Check Yo Self (feat. Das EFX)" nel 1993 e Puff Daddy con "Can't Nobody Hold Me Down" nel 1997.
Anche il testo è stato citato più volte in diverse canzoni, tra cui l’indimenticabile "2 Of Amerikaz Most Wanted" del compianto 2pac con Snoop Dogg.

"California Love" di 2pac con Dr. Dre

A proposito di Tupac Shakur, alias 2pac, tutti conoscono la sua canzone più famosa "California Love". Un brano che ha scosso le classifiche nel 1995, subito dopo la scarcerazione del rapper. La canzone fa ancora girare la testa a molti ed è considerata come una delle migliori canzoni strumentali della musica rap.
Dopo essere stato assassinato il 13 settembre 1996, 2pac ha vinto un Grammy Award postumo per questo brano con il suo amico Dr. Dre. Nel 2004 la rivista Rolling Stone lo ha classificato tra le 500 più grandi canzoni di tutti i tempi, al numero 355.

"F**k Tha Police" degli N.W.A

Alla fine degli anni ‘80, nel 1988 per l’esattezza, gli N.W.A (Niggaz Witt Attitudes) con il famoso brano "Fuck Tha Police" hanno reso popolare quello che ancora oggi è conosciuto come 'gangsta rap' .
Non sono necessarie interpretazioni per comprendere il messaggio del testo, il che ha permesso agli N.W.A di autoproclamarsi come la "band più pericolosa del mondo". All’epoca, l’FBI prese l’iniziativa di inviare una lettera, condannando l’incitamento alla violenza e i testi espliciti.
Dal 1986 al 1991, età d’oro del gruppo, tra i membri del gruppo possiamo citare dei nomi di spicco come i due compositori di "Fuck Tha Police", Ice Cube e MC Ren, ma anche Eazy-E, Dr. Dre, DJ Yella e Arabian Prince.

"Boyz n' the Hood" di Easy-E

Easy-E, il cui vero nome è Eric Lynn Wright, era un ex trafficante di droga. A 23 anni, decide di dedicarsi al rap dopo l’omicidio di suo cugino e riscuote un grande successo con il suo primo singolo da solista nel 1987, intitolato "Boyz n’ the Hood". Da questo titolo nasce il film omonimo uscito nel 1991, che racconta la storia di tre amici del ghetto di South Central a Los Angeles.
Personaggio tanto oscuro quanto iconico, il suo temperamento impetuoso causa un enorme litigio con Dr. Dre, accelerando la fine del leggendario gruppo gangsta rap N.W.A, di cui era il leader. Nel 1995, a soli 30 anni, Easy-E, che ha già nove figli da sette donne diverse, si vede diagnosticare l’HIV e muore nel giro di un mese.

"Hypnotize" di The Notorious B.I.G. con Pam Long

Un altro rapper geniale dal tragico destino è The Notorious B.I.G., il cui vero nome è Christopher George Latore Wallace, che ci ha regalato molte pepite, tra cui "Hypnotize", uno dei suoi ultimi brani pubblicato nel 1997.
Questo indimenticabile rap strumentale è di Puff Daddy (o P. Diddy, o Sean Combs, o Puffy...), che si è divertito a campionare la canzone "Rise" di Herb Alpert (al quale dobbiamo "This Guy's in Love with You").

"C.R.E.A.M" del Wu-Tang Clan

Oggi pesantemente criticato per il suo comportamento sessista e i suoi codici vagamente archetipici, l’esuberanza e l’opulenza del rap sono sempre rimaste impresse sulla sua pelle, come segno delle sue origini nei quartieri poveri delle grandi città americane.
"C.R.E.A.M", per Cash Rules Everything Around Me, è un brano pubblicato nel 1994 dal Wu-Tang Clan. Illustra perfettamente la relazione tra denaro e successo, come mostra il videoclip, che presenta il gruppo dal ghetto di Saten Island allo sfarzo della vita quotidiana dei rapper star della East Coast.
Il suo ritornello, cantato da Method Man, è stato usato come rap strumentale per numerose canzoni e "cream" è diventato un termine in uso per indicare il denaro nel gergo statunitense.

Pubblicato il : 7 giugno 2021