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4 momenti che hanno cambiato la storia della musica (parte 2)

Within just the last half of the 20th century, music has become democratized. Available to everyone and found in virtually all homes, the spread of music has brought new talents, new rules and new practices.

Here are four moments that have changed the course of music history.

Ziggy Stardust sbarca sulla terra

Giugno1972
Siamo agli inizi degli anni 70 quando il glam rock fa il suo ingresso trionfale nel panorama della musica. David Bowie è uno dei primi che viene sedotto da questo nuovo genere: trucco scenografico, glitter e strass, stivali con la zeppa, stravaganza ecc. Questi sono gli elementi che lo porteranno a dare vita ad un personaggio che lo farà passare dallo status di semplice cantante a icona vivente, catalizzatore di folle: Ziggy Stardust.

Nell'album che celebra questa nascita, The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars, Bowie narra la storia di un extra-terrestre venuto per liberare l'umanità dalla banalità. L'alieno riuscirà a provare le gioie del successo, diventare una rockstar, prima di perdersi nei propri eccessi, sesso e droga. Secondo alcuni critici dell'epoca questo album potrebbe essere considerato anche una satira della società del momento. Grazie anche allo straordinario contributo dei Spiders from Mars, il gruppo che accompagnava Bowie (menzione speciale a Mick Ronson, il chitarrista), questo concept-album fu una vera bomba, che ha immediatamente sorpassato di anni luce i dolci sound anni 60. Tuttavia, Tony DeFries, il manager di Bowie, gli consigliò rapidamente di liberarsi del personaggio per rinnovarsi artisticamente. Ed è esattamento quello che accadde un anno dopo l'arrivo di Ziggy sulla Terra, ad un concerto diventato memorabile, tenuto all'Hammersmith Odeon di Londra nel giugno 1973, dove Bowie disse ironicamente al pubblico: "Non solo questo concerto è l'ultimo del tour, ma è anche l'ultimo che faremo mai. " Confermando così la morte di Ziggy e materializzando il titolo della sua opera: l'ascesa e la caduta di Ziggy Stardust.

« Dark Side of the Moon » eclissa la concorrenza

1 Marzo 1973
Avevamo quasi pensato che sarebbe rimasta lì per sempre.« Dark Side of the Moon », l'ultimo album dei Pink Floyd, pubblicato nel marzo 1973, rimarrà nelle classifiche della Billboard, con le sue vendite record negli Stati Uniti... per la sciocchezza di 917 settimane, poco più di quattordici anni! Nozze di piombo per un record che sembra un'eternità nell'epoca attuale degli MP3 e gruppi deperibili in meno tempo di quanto ci vuole ad aggiungere i funghi sulla pizza. Nel frattempo, la Luna avrà fatto 190 giri su se stessa senza mai rivelare il suo volto nascosto. Un mistero impenetrabile come il concept album che porta il suo nome.

Il Punk scuote il Regno

1 Dicembre 1976
1976.Socialmente, la Gran Bretagna è in piena crisi. La crisi industriale provoca un tasso di disoccupazione da record e non viene risparmiato neanche l'ambito della musica. Sono i gruppi di rock progressivo che fanno da padrone nelle case discografiche, che non vogliono prendere il rischio di concentrarsi su altri generi di musica. I loro ambasciatori vendono dischi e sono piuttosto docili. Ma quattro giovani provenienti dalla classe operaia stanno per rimescolare le carte. Nel novembre 1976, due mesi dopo aver firmato un contratto con la EMI, i Sex Pistols pubblicarono il loro primo singolo,« Anarchy in the UK », e si preparano per un tour di 19 date in tutta l'Inghilterra. Ma il 1 ° dicembre, i i Pistols fanno un'apparizione televisiva movimentata nell'emissione Today, su Thames TV show, a seguito dell'annullamento all' ultimo minuto dei Queen. Quando John Lydon e i suoi accoliti arrivano presso la sede dell'emittente televisiva, si precipitano al bar, Steve Jones in testa, in attesa della diretta. "Quando dovevamo entrare, non so come fossero messi gli altri, ma io ero completamente scoppiato", dice Steve Jones.

Quando Bill Grundy, il presentatore, introduce il gruppo, non sbaglia dicendo: "Rispetto a me, sono sobri, vi presento i Sex Pistols". Dopo la loro performance dal vivo, cerca di portarli sul terreno della provocazione dicendo: "Avete cinque secondi per scioccarci. Steve Jones, totalmente disinibito, si dà alla pazza gioia e inzia a insultarlo copiosamente. Imbarazzato dal corso degli gli eventi che si sono susseguiti per colpa sua, Grundy non può più fare marcia indietro. Si difende come può, tentando un "questo si che è un ragazzo intelligente..." ». Consapevole dello scandalo che sta travolgerli, il loro manager, Malcolm McLaren, decide di darsela a gambe il più velocemente possibile.
Il giorno successivo, la stampa li desdrive come: "The Filth and the Fury" (letteralmente: "la volgarità e la collera"), con il sottotitolo: "Ma chi sono questi punk? ".

Live Aid: il giorno in cui la musica ha cambiato il mondo

13 Luglio 1985
Bob Geldolf, leader dei Boomtown Rats e del concerto di beneficienza Live Aid, entrò nella sala stampa dello stadio di Wembley, il 13 luglio 1985, verso le cinque di pomeriggio, cercando di nascondere come poteva un terribile dolore alla schiena. Anche se, agli occhi della gente con cui incrociava lo sguardo, non era più un semplice mortale, ma San Geldof. Michael Buerk, giornalista della BBC, il cui reportage sull'Etiopia aveva dato a Geldof l'idea del Live Aid, racconta questo momento: "aveva preso appuntamento con le più grandi star del mondo per raccogliere fondi, era diventato l'impresario per eccellenza. "Forse era ancora più ammirato per tutte le persone che era riuscito a portare." E una volta sul palco, si impadronisce del microfono rivoglendosi alla folla: "Dateci i vostri soldi, ora ", alcuni probabilmente non avranno apprezzato la sua finezza, tuttavia, tutti hanno finito per mettere mano al portafogli per una buona causa.

Alla fine della giornata, non meno di 4 milioni di sterline era già state raccolte per combattere la fame in Etiopia, l'equivalente di circa 5 milioni di euro. Nella settimana seguente, le donazioni raggiunsero i 30 milioni di sterline, quasi 38 milioni di euro. A livello musicale, il successo è stato altrettanto completo con un set fantastico, diviso in due scene distanti diverse migliaia di chilometri: Wembley e Philadelphia. Tutti i grandi della musica erano presenti per questo show diffuso in mondovisione.
Status Quo, Elvis Costello, Black Sabbath, Sting, Phil Collins (il solo che è riuscito a suonare nelle due città lo stesso giorno!), Crosby, Stills and Nash, Judas Priest, The Beach Boys, Dire Straits, Queen, David Bowie, The Pretenders, Santana, Elton John, Wham !, Madonna, Paul McCartney, Tom Petty, Neil Young, Led Zeppelin, Mick Jagger, Tina Turner et même Bob Dylan.

Scopri di più sulla storia della musica.


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