5 gruppi che hanno continuato ad avere successo anche senza il loro cantante

Che sia dovuto al triste passaggio della morte o al fascino irresistibile di altre sirene, numerosi sono i gruppi che hanno dovuto gestire l'abbandono del gruppo da parte del cantante principale. E si sono trovati a dover scegliere tra l'ombra o la ... penombra. Ma ecco qualche incredibile eccezione alla regola.

Van Halen

La fine sembrava ineluttabile per Van Halen quando lo spettacolare cantante David Lee Roth decide di abbandonare il gruppo per dedicarsi ad una carriera solista e porre fine alle eterne tensioni col chitarrista, Eddie. All'inizio il suo primo mini-album scalo' le classifiche. Ma, sorpresa, il suo ex-gruppo, dopo alcune ipotesi di ingaggio strampalate per sostituirlo con Phil Collins, Joe Cocker o Pete Townshend, sceglie Sammy Hagar. Scelta vincente, se si considera che gli album « 5150 » e « OU812 » saranno rispettivamente quadruplo e triplo disco di platino.

AC/DC

Alla morte di Bon Scott nel febbraio 1980, le previsioni per il gruppo di boogie-rock più sovversivo del momento erano tutto fuorché ottimiste. Ma grazie all'impegno di Angus Young e del gruppo, Brian Johnson prende il posto del carismatico cantante. Johnson riesce ad integrarsi con delicatezza, rispettando il dolore del gruppo e contribuendo con empatia alla rinascita della band. Insieme daranno vita a brani incredibili come : « You Shook Me All Night Long », « Hells Bells »e « Back In Black » che darà il titolo all'album. Copertina nera, con solo il logo del gruppo e il titolo dell'album, come fosse contaminato dal dolore del lutto, quest'album batterà tutti i record e sarà il disco più venduto di tutti i tempi (sarà poi scalzato due anni dopo da « Thriller - Michael Jackson » ) con 50 milioni di vendite. Johnson resterà il « nuovo cantante » per 35 anni…

Deep Purple

Per non perdersi nelle innumerevoli « marks » dei Deep Purple bisogna padroneggiare perfettamente Excel. Ricordiamo brevemente che quattro cantanti si sono succeduti fino all'arrivo di Ian Gillan nel 1992 : Rod Evans (68-69), Ian Gillan appunto (1969-1973, 1984-1989, 1992-2015), David Coverdale (1973-1976) e Joe Lynn Turner (1989-1992). Queste trasfusioni hanno permesso al gruppo di restare attivo, nonostante l'abbandono del geniale chitarrista Richie Blackmore, o la morte del non meno geniale tastierista John Lord.

Queen

Non vogliamo mimimamente insinuare che si potesse sostituire Freddie Mercury e che il successo del gruppo non si sia indebolito senza di lui. Ma bisogna ammettere che Roger Taylor e Brian May sono stati sostenuti da quei fan che non si opponevano alla ripresa del gruppo alla morte di Mercury. Paul Rodgers, conosciuto per la sua carriera nel gruppo Bad Company e Free prenderà il posto del rimpianto Mercury. Dopo quattro anni, lo abbandonerà per riprendere Bad Company. Entra in scena allora un giovane cantante pop-glam americano di American Idol : Adam Lambert. Se le sue performance teatrali sono accolte con lo stesso scetticismo che era stato riservato a Rodgers, Adam riuscirà comunque a neutralizzare i detrattori grazie alla qualità delle sue performance vocali.

Alice In Chains

Ultimo epigono del grunge, la scomparsa del cantante di Alice In Chains, Layne Staley, nel 2002 lasciava orfani Jerry Cantrell, Mike Inez e Sean Kinney. Jerry, il compositore principale, decide comunque di continuare. Da cantante onesto qual'era, non prende il posto di Staley ma lo offre al fondatore di Comes With The Fall, il carismatico William DuVall. La sua voce ricorda quella, inconfondibile, da baritono, del suo predecessore.

Pubblicato il : 5 gennaio 2018